D’estate, se si è in ferie, ci si sveglia più tardi. Può venire la tentazione di non fare colazione, sia perché si potrebbe pensare che ci si può “rovinare il pranzo”, sia perché si cerca di pensare alla linea, e si tende a ritenere le calorie della colazione un surplus a cui si rinuncia facilmente.
Invece, la colazione è un pasto fondamentale, che non deve essere mai saltato. Al mattino, infatti, l’organismo proviene da parecchie ore di digiuno, per cui ha bisogno di energia e nutrienti, per carburare ed affrontare al meglio la giornata. Soprattutto se si soffre di malattia da reflusso o di gastrite, lasciare lo stomaco vuoto troppo a lungo non è mai una buona idea.
La preoccupazione riguardo al peso corporeo è ancor più ingiustificata. Un importante studio svizzero ha dimostrato che nei bambini fare la prima colazione si associa con un rischio ridotto di sovrappeso o obesità, ed è correlato a migliori capacità motorie. L’American Heart Association ha valutato il momento in cui venivano consumati i pasti in relazione al rischio cardio-metabolico, suggerendo che una maggiore percentuale di energia consumata precocemente in un giorno può influire positivamente sui fattori di rischio per malattie cardiache e diabete: la relazione tra il consumo della colazione con la qualità generale della dieta e la regolazione dell’appetito permette di bilanciare l’introito calorico durante il giorno, di prevenire l’eccesso di cibo, la conseguente obesità e quindi il rischio cardiovascolare.
Una prima colazione dolce
La colazione andrebbe intesa come un pasto vero e proprio, e quindi dovrebbe contenere tutti i nutrienti principali: proteine, carboidrati, fibre e vitamine.
Di per sé non è sbagliato fare una colazione dolce, ma assumere la brioche con il cappuccino è un pasto totalmente sbilanciato in favore degli zuccheri, che induce nel pancreas un’ipersecrezione di insulina per riportare la glicemia a valori normali. Di conseguenza, dopo poco tornerà il senso di fame. Questo processo, ripetuto ogni giorno, può far sviluppare il sovrappeso, l’obesità ed il diabete.
Viceversa, se si assumono gli zuccheri con dei carboidrati complessi (meglio se integrali), il picco glicemico sarà meno pronunciato, e la sensazione di fame tornerà molto più tardi. Necessario comunque associare una fonte di vitamine e di proteine. Ad esempio, un buon compromesso potrebbe essere:
- Pane integrale con marmellata
- Uno yogurt greco con mandorle o noci
- Un frutto
- Un succo di frutta durante il pasto
- Un caffè o una tazza di tè (non troppo zuccherati) a fine pasto
Ovviamente questo è un consiglio generale, da intendersi per una persona sana senza particolari disturbi digestivi. Come tutti i consigli alimentari che fornisco, è opportuno contestualizzare nel caso specifico di ciascun paziente, per cui nel corso di una visita gastroenterologica consiglio sempre una colazione adatta a seconda della sintomatologia.
Prossimamente parleremo anche della colazione salata…