Dicembre, tempo di pranzi in famiglia e cene di lavoro.
Se da un lato è sicuramente bello ritrovarsi insieme alla propria famiglia o rompere la monotonia del lavoro con una cena tra colleghi, chi ha qualche problemino gastrointestinale rischia di passare un mese piuttosto impegnativo… Infatti, spesso questi pranzi e queste cene sono delle vere e proprie abbuffate, con antipasto, bis di primi, secondo e dolce a mettere a dura prova lo stomaco del paziente gastroenterologico. I dati della letteratura scientifica infatti confermano quello che è esperienza comune: le grandi cene, soprattutto se durano parecchio, espongono l’esofago ad una maggiore acidità e questo aumenta notevolmente il rischio di avere sintomi da reflusso durante la notte.
E’ ovvio che non si può rinunciare a tutte le occasioni che il mese di Dicembre ci offre, ma qualche piccolo accorgimento ci aiuterà a ridurre il rischio di gastrite:
- Mangiare lentamente masticando bene
La prima digestione avviene in bocca, e masticare bene fa arrivare nello stomaco un bolo alimentare già in parte digerito da parte dell’amilasi salivare;
- Bere poco durante il pasto e di più lontano dai pasti
Per quanto l’acqua non necessiti di digestione, si lega alle molecole del bolo alimentare e fa volume, distendendo maggiormente lo stomaco, che quindi farà più fatica a far passare nel duodeno il suo contenuto;
- Evitare le bevande gassate
Il gas distende lo stomaco aumentando la sensazione di peso post-prandiale;
- Scegliere, quando possibile, il pesce al posto della carne
La carne aumenta molto più la secrezione acida dello stomaco, ed impiega più tempo per essere digerita;
- Ridurre le quantità
Il bis di primi è simpatico, ma non deve essere un doppio primo. Per quanto lo stomaco abbia una capacità di distensione ben maggiore di 1 Lt (quasi 2 lt nei soggetti obesi), ma introdurre meno cibo sicuramente facilita la sua capacità di svuotarsi correttamente.