Questa è la settimana di Pasqua, e sicuramente avrete tutti in casa almeno un uovo di cioccolato. Tutti gli alimenti a base di cioccolato sono composti essenzialmente da cacao, zucchero, latte e burro di cacao, in percentuali diverse a seconda del tipo: nel cioccolato fondente il cacao deve essere necessariamente superiore al 40% (e il base alla percentuale si distinguono i vari tipi di cioccolato fondente), mentre nel cioccolato al latte la percentuale di cacao è intorno al 15%, fino a scomparire nel cioccolato bianco, composto essenzialmente da burro di cacao, latte e zucchero.
Nell’universo collettivo, il cioccolato è visto come un alimento buono ma dannoso, da consumare con grande moderazione perché “fa ingrassare”, “dà acidità” o addirittura “è una droga”… Queste dicerie sono in parte vere, perché effettivamente il cioccolato è un alimento estremamente calorico (da 500 a 550 kcal circa, a seconda del tipo), e che contiene una sostanza psico-attiva che può dare dipendenza (l’anandamide).
Per quanto riguarda l’acidità, invece, voglio sfatare un mito: non tutto il cioccolato è così dannoso per chi soffre di reflusso gastroesofageo. Infatti, l’ingrediente che veramente causa un peggioramento dei sintomi nei pazienti affetti da malattia da reflusso gastroesofageo è il latte, che stimola notevolmente la secrezione acida gastrica. Anche lo zucchero può esacerbare i sintomi dell’acidità, ma certamente non il cacao.
Il cacao
Il cacao è invece un alimento ricco di proprietà benefiche, prima tra tutte la sua capacità antiossidante, quindi benefica sulla riduzione dell’invecchiamento cellulare, come è stato descritto in questo studio pubblicato su Nature nel 2003. La cosa interessante è che il cioccolato al latte non ha questa proprietà, che viene attenuata anche se il cioccolato fondente viene consumato con un bicchiere di latte, come ad indicare che il latte impedisca l’azione antiossidante.
I Polifenoli di cui il cacao è ricco hanno anche un’azione sui vasi sanguigni, riducendo la pressione arteriosa, tanto che è stato dimostrato che il consumo di cioccolato abbia un’azione nel ridurre la pressione anche in pazienti ipertesi e diabetici.
Il lato positivo dell’azione sul sistema nervoso è noto invece più o meno a tutti: il cioccolato migliora l’umore. Questa azione è legata ancora una volta al cacao, molto ricco di serotonina, ormone che aumenta il rilascio di endorfine e quindi la sensazione di benessere.
Alla luce di questo, è abbastanza ovvio che per massimizzare i benefici del cioccolato è bene scegliere quello fondente, possibilmente con un’alta percentuale di cacao, il più possibile povero di zuccheri… Per quanto riguarda i pazienti affetti da reflusso, è invece fondamentale che non sia presente il latte. In tutti i casi, è bene non abusarne, dato che l’apporto calorico di questo alimento è comunque notevole ed i rischi legati al sovrappeso controbilanciano gli effetti benefici……Ma per Pasqua, se è extra-fondente, perché no?