La scala di Bristol è una classificazione della consistenza delle feci. E’ molto utile in medicina, ed in particolare in gastroenterologia, per capire il grado di gravità di una sintomatologia diarroica o stitica, ma anche per andare a valutare un paziente con sintomatologia intestinale che riferisce un alvo regolare.
La scala è stata sviluppata da Heaton e Lewis della università di Bristol, che ne hanno proposto anche un utilizzo clinico a partire dal 1997. Da allora, in ogni ambulatorio gastroenterologico è presente un riquadro illustrativo per valutare la forma delle feci, o quantomeno il medico cerca di identificare il livello delle feci sulla Scala di Bristol facendo domande specifiche.
I 7 livelli
Tipo 1: Grumi duri e separati tra loro, a forma di palline secche tipo le feci caprine (difficili da espellere) | |||
Tipo 2: Grumi uniti tra loro, con l’aspetto di una salsiccia essiccata | |||
Tipo 3: A forma di salame, spesso con crepe in superficie | |||
Tipo 4: A forma di salsiccia o serpente, liscia e morbida; espulse con facilità, lasciano la sensazione di completo svuotamento intestinale | |||
Tipo 5: Frammenti morbidi e separati, con margini ben definiti (facile da evacuare) | |||
Tipo 6: Feci pastose e frastagliate, spesso semiliquide o con muco | |||
Tipo 7: Acquosa e liquida, senza parti solide |
E’ evidente che i pazienti con feci tipo 1 e 2 abbiano frequentemente stitichezza, e necessitino quindi di un aumento dell’apporto di fibre e acqua con la dieta. Viceversa, i pazienti con feci Bristol 6 e 7 avranno frequentemente diarrea, e pertanto dovranno valutare la possibilità di una causa specifica (infettiva, infiammatoria o funzionale).
Nella sindrome dell’intestino irritabile, particolarmente nelle forme miste, è frequentissimo che i pazienti presentino alterazioni variabili della consistenza delle feci, per cui è importantissimo che anche il paziente sia consapevole dell’esistenza della scala di Bristol. In questo modo sarà più facile comunicare con il medico e di conseguenza scegliere il miglior trattamento per quello specifico momento.
In tutti i casi in cui ci sono alterazioni della forma e della consistenza delle feci, è sempre utile una valutazione gastroenterologica.