L’epifania è il giorno in cui tutti, chi più e chi meno, ci siamo meritati la nostra parte di carbone da parte della Befana… Il carbone dolce non è altro che un composto costituito al 95% da zucchero, reso solido dall’albume d’uovo e nero da un colorante. Pertanto non ha particolari proprietà nutrizionali a parte quello di incrementare l’apporto calorico di un pasto o di una merenda…
Più interessante è invece il carbone vegetale, dal momento che è molto utile per ridurre il meteorismo intestinale.
Questo prodotto viene ottenuto con una combustione senza fiamma di determinati legnami (prevalentemente betulla, salice o pioppo), portando la temperatura a circa 500/600° in un ambiente privo di ossigeno. Si ottiene quindi una polvere molto porosa, inodore e insapore che ha una notevole capacità adsorbente.
Per questo motivo, il carbone vegetale viene utilizzato ad alti dosaggi nei casi di intossicazione o di avvelenamento, come nel caso dell’ingestione di funghi velenosi. Infatti, il carbone lega la sostanza ingerita e ne impedisce l’assorbimento. Per tale motivo, è utile solo in fase acuta.
L'azione sul meteorismo
Il carbone vegetale è però sicuramente più utilizzato per ridurre il meteorismo intestinale. La sua porosità riesce ad intrappolare il gas prodotto all’interno dell’intestino da parte dei batteri intestinali, così come l’aria ingerita nei casi di aerofagia. Grazie allo stesso meccanismo, è molto utile da assumere prima di eseguire un esame ecografico, dal momento che il meteorismo delle anse intestinali spesso riduce notevolmente la capacità diagnostica di questo tipo di esame.
Non è consigliabile assumere il carbone vegetale vicino ai pasti, perché così come riduce l’assorbimento dei veleni, può ridurre anche l’assorbimento di alcuni oligoelementi contenuti nel pasto. Per lo stesso motivo, può ridurre anche l’assorbimento di alcuni farmaci.
Il risultato dell’assunzione del carbone è che si ridurrà notevolmente la sensazione di tensione o di peso addominale tipica della sindrome dell’intestino irritabile, in cui il gonfiore è spesso il sintomo cardine. In alcuni pazienti può anche ridurre la diarrea, sia perché il carbone vegetale può legare in parte i liquidi secreti dalle cellule intestinali, sia perché ha una blanda azione disinfettante a livello intestinale, soprattutto in caso di lievi virosi.
E’ ovvio però che questa è una terapia “sintomatica”, cioè risolve il problema (soprattutto del gas) solo quando il carbone viene assunto. Per risolvere veramente i casi di aumentato gonfiore intestinale, è più utile eseguire una visita gastroenterologica, in cui verranno valutate le possibili cause del problema e verrà suggerita una terapia causale (di cui avevamo già parlato), sicuramente più efficace a lungo termine.