Il reflusso gastroesofageo è il passaggio di contenuto gastrico in esofago. E’ un evento che avviene normalmente nell’arco di una giornata, ed è più frequente di notte. Nel momento in cui il reflusso gastroesofageo causa sintomi o complicanze, si parla di malattia da reflusso.
Molte persone riferiscono di non riuscire a dormire la notte per il bruciore di stomaco. Spesso si associa anche la sensazione di rigurgito notturno che rende ancora più difficoltoso il sonno. Sono possibili anche altri sintomi più atipici come la tosse secca, l’ipersudorazione o la tachicardia.
In effetti, il reflusso gastroesofageo è molto più frequente di notte piuttosto che di giorno, facilitato dal fatto che il decubito supino fa venir meno l’aiuto che la forza di gravità fornisce nello spingere il contenuto gastrico verso il basso. E’ inoltre importante segnalare che per questo motivo gli episodi di reflusso notturno sono più prolungati nel tempo e spesso sono quindi più dannosi per la mucosa esofagea.
Benché ovviamente l’aiuto farmacologico sia fondamentale per trattare questa problematica, personalmente ritengo che il principale trattamento della malattia da reflusso sia di tipo alimentare/comportamentale.
I cinque consigli
1) Cercare di anticipare l’orario della cena facendo in modo di coricarsi quando sono trascorse almeno 4 ore dall’ultimo boccone. Allo stesso modo, è utile evitare di sdraiarsi sul divano dopo mangiato
2) Dormire con 2 cuscini o comunque in posizione semi-seduta
3) Cuocere gli alimenti senza far soffriggere l’olio, preferendo quindi cotture al forno, bollite, alla griglia, al vapore…
4) Evitare di mangiare le proteine animali a cena, preferendo i carboidrati con verdure o le proteine vegetali (fagioli, fave, lenticchie, ceci, piselli ecc), da assumere come se fossero un “secondo”, e non certo da accompagnamento a proteine animali (carne, pesce, uova o formaggi)
5) Evitare le bevande gassate di qualsiasi tipo a cena (acqua gassata, birra, prosecchi, champagne, Coca-Cola ecc), preferendo l’acqua naturale o eventualmente mezzo bicchiere di vino rosso, preferibilmente poco tanninico (per esempio, un Pinot nero)
E’ altresì ovvio che la malattia da reflusso richieda un trattamento il più possibile mirato, con consigli alimentari che varieranno da paziente a paziente, e pertantoil miglior consiglio è programmare una visita gastroenterologica.