L’estate è la stagione del sole, delle vacanze…e del pomodoro.
Il pomodoro è dal punto di vista botanico un frutto, ma, come tutti ben sanno, dal punto di vista nutrizionale è considerato una verdura. Ne esistono decine di varietà diverse, e tutte vanno in maturazione in estate.
Il pomodoro è ricchissimo in vitamina C e K, ma apporta anche un discreto quantitativo di fibre. E’ comunque un ortaggio con un elevatissimo potere anti-ossidante (e quindi anti-invecchiamento, con un’ottima efficacia nel prevenire le patologie cardiovascolari e oncologiche), anche grazie alla presenza di beta-carotene, licopene e vitamina E.
La stragrande maggioranza delle proprietà nutrizionali del pomodoro dipende essenzialmente dalla quantità di sole che riceve. Per esempio, la vitamina C aumenta notevolmente con l’andare della maturazione (è quindi consigliabile mangiare le insalate con pomodori maturi, anche d’estate) … Per tale motivo, mai come in questo caso è fondamentale assumere questo tipo di alimento quando normalmente si presenta in natura, cioè in estate, evitando prodotti da serra.
Questo è vero soprattutto per quanto riguarda il pomodoro da mangiare in insalata, dato che se mangiato crudo la differenza tra quello “di stagione” e quello “di serra” è ancora più evidente al gusto. Inoltre, contrariamente a quello che si pensa, il pomodoro estivo, se mangiato crudo, è de-acidificante, e quindi è un alimento che è permesso a chi soffre di malattia da reflusso. Viceversa, il pomodoro di serra ha una buccia molto più spessa, che favorisce l’acidificazione del frutto e lo rende spesso molto più indigeribile e favorente i sintomi da reflusso (bruciore, rigurgito…).
Il pomodoro cotto invece facilita l’assorbimento di licopene. La salsa o il sugo di pomodoro fresco, rendono l’assorbimento di questo antiossidante molto più efficace. Oltre a prevenire l’invecchiamento cellulare, è stato dimostrato che l’assunzione di licopene riduce in modo considerevole il rischio di tumore dell’apparato digerente. Per di più, è stato dimostrato che l’assunzione di pomodori arricchiti in licopene può bloccare la crescita di alcuni tumori cutanei nel topo. Indicativamente, per avere un’azione antitumorale con i pomodori attualmente in commercio è necessario assumere 100 gr di pomodoro 3 volte a settimana (una dose che con la dieta mediterranea è ampiamente superata).
D’altra parte, la salsa di pomodoro rischia di essere problematica per i pazienti affetti da reflusso: infatti, se soffritta con la cipolla o con l’aglio, stimola notevolmente la secrezione acida ed induce frequentemente la sintomatologia da reflusso. E’ meno problematico, invece, se la salsa viene semplicemente scaldata ed aggiunta alla pasta cotta, magari con un cucchiaio di olio di oliva (che facilita l’assorbimento del licopene).
Per quanto riguarda la digestione, invece, il pomodoro è uno degli alimenti più digeribili in assoluto, dato che è composto per il 90% da acqua, sali minerali e vitamine. Inoltre, la sua scarsissima percentuale di zuccheri favorisce la digestione degli amidi e dei cereali, motivo per cui è uno degli alimenti più utilizzati per accompagnare i piatti di carboidrati in tutto il mondo.